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Intervista a Lorenzo Guadagnucci

pubblicato da il 7 Maggio 2014


Clandestini, nomadi, vu cumprà: il razzismo nei media e dentro di noi. Le parole sono importanti. E se giornali e tv scrivono e parlano male è probabile che lettori e spettatori pensino male. “Parole sporche” dà conto di come e perché razzismo e xenofobia in Italia trovano spazio sui più importanti media, in bocca agli intellettuali e tra i cittadini.

L’autore, Lorenzo Guadagnucci, passa in rassegna gli esempi più clamorosi dell’alleanza tra stampa mainstream e vox populi e addita le “parole sporche” da mettere all’indice. Vocaboli di cui i media italiani, con poche eccezioni, fanno uso largo e disinvolto. Un lessico che nasce dai cosiddetti “imprenditori della paura”, coloro che alimentano il bisogno di sicurezza e il rifiuto del diverso, per lucrare consenso in un momento di profonda crisi economica e morale. La realtà ne esce stravolta, l’opinione pubblica manipolata.Come voltare pagina? L’autore racconta l’impegno di organizzazioni come Giornalisti contro il razzismo, Articolo 3, Cospe e propone la via di un consumo critico dell’informazione: il cambiamento passa da nuove regole deontologiche ma anche dalla cittadinanza attiva. Per parole più precise e rispettose.

Prefazione di Mohamed Ba, attore, musicista, mediatore culturale. Lorenzo Guadagnucci è fra i fondatori del gruppo “Giornalisti contro il razzismo”. Autore fra gli altri di “Noi della Diaz” (Altreconomia 2002/2008), “Il nuovo mutualismo” (Feltrinelli 2007), “Lavavetri” (Terre di Mezzo 2009).

In fondo a questa pagina trovate l’intervista che Lorenzo Guadagnucci ha rilasciato oggi ai nostri microfoni durante Meltin Pop.

Ricordiamo inoltre che lo stesso Guadagnucci sarà ospite questa sera alle 21 di un incontro pubblico nella Sala Giunta del Comune di Aulla, organizzato dal Circolo Arci Agogo di Aulla.