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L’addio a Raffaella Ruberti

pubblicato da il 17 Novembre 2012


Oggi, sabato 17 novembre, alle 14:30 presso l’obitorio di Carrar si svolgeranno i funerali di Raffaella Ruberti, anarchica e attivista sempre in prima linea nelle inizaitive di solidarietà e di lotta, come scrivono i suoi compagni in una lettera pubblicata sul sito della Biblioteca Archivio Germinal e che riportiamo qui sotto.

La nostra redazione è vicina ai familiari ed amici di Raffaella.

 

“Noi portiamo un mondo nuovo qui, nei nostri cuori. Quel mondo sta crescendo in questo istante.”
Durruti

Lettera tratta da http://bagcarrara.wordpress.com/

“Noi portiamo un mondo nuovo qui, nei nostri cuori. Quel mondo sta crescendo in questo istante.” Durruti

raffaella_rubertiQuesta la citazione preferita di Raffaella Ruberti, una citazione che la rappresenta e con cui vogliamo ricordarla.Raffaella se ne è andata il 14 novembre, lasciando un vuoto incolmabile non solo per i parenti, gli amici, i compagni ma per tutto il movimento anarchico.
Figlia di Paola Nicolazzi e nipote di Alfonso, inizia giovanissima – all’età di 16 anni – la sua attività di militanza nei gruppi anarchici di Carrara, un’attività che è durata ininterrottamente per trent’anni.
Raffaella era sempre pronta a impegnarsi in tutte le iniziative di solidarietà e di lotta, tra le tante a cui ha preso parte ricordiamo le più significative.
Lavora con passione accanto allo zio nella tipografia “Il seme”, poi Cooperativa Tipolitografica dove collabora per molti anni alla stampa e alla diffusione di pubblicazioni del movimento libertario, tra cui il settimanale anarchico “Umanità Nova”.
Innumerevoli i suoi contributi a comitati sia locali che nazionali: sui temi ambientalisti e contro il nucleare, ad esempio la battaglia per la chiusura della Montedison; contro la repressione, nel coordinamento contro gli Omicidi di stato e in particolare nel Comitato per la Verità e la Giustizia per Mastrogiovanni, a cui ha preso parte attivamente fino all’ultimo nonostante la malattia, presenziando alla sentenza del 30 ottobre a Vallo della Lucania; per la salvaguardia dei beni comuni come l’acqua pubblica, il palazzo Politeama di Carrara – del cui comitato di difesa è stata fondatrice – e contro il traforo della Tambura.
Grande passione e impegno ha profuso negli ultimi cinque anni nella Biblioteca Archivio Germinal di Carrara, di cui era insostituibile anima e cuore, dando il suo contributo attivo non solo per le iniziative culturali o per la raccolta e catalogazione del materiale librario e archivistico ma soprattutto per la memoria storica di cui era portatrice grazie alla sua lunga militanza e ai numerosi contatti sparsi in tutto il paese.
Vogliamo ricordarla per la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e la grinta accompagnati da una grande sensibilità ed empatia verso gli altri.

Il suo impegno sarà d’esempio a tutti i compagni e le compagne che porteranno avanti il suo lavoro e che faranno crescere il mondo nuovo che sognava.


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