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“Aspettando i barbari”, un disco claustrofobico

pubblicato da il 18 Ottobre 2013


MassimoVolumemassimovolume400bUscito 1 ottobre, “Aspettando i barbari” segna il ritorno di una delle più importanti rock band italiane degli ultimi 20 anni, i Massimo Volume. L’album viene a 3 anni da “Cattive abitudini” che fu il primo album dopo scioglimento del 2002, ed è considerato, a pochi giorni dalla sua uscita, uno dei dischi più incisivi del 2013.
Ma come è nato questo album? Qual è stata la sua genesi e la sua lavorazione? Ci ha risposto Egle Sommacal, chitarrista del gruppo bolognese, che ai microfoni di Meltin Pop ha risposto a tante domande, in una lunga chiacchierata (quasi 15 minuti… abbiate pazienza, le domande erano tante). 
Egle ci ha spiegato perché questo album è stato definito dai Massimo Volume un album autarchico, addirittura claustrofobico, dalla sua lunga lavorazione in studio, ai testi di Emidio Clementi, voce e basso, con tanti rimandi alla letteratura, all’arte, alla contemporaneità e all’aspetto umano delle storie che vengono raccontate. E, infine, il nuovo video del singolo “La cena” affidato a Gipi, nome d’arte del disegnatore Gianni Pacinotti, che ha avuto carta bianca per immaginare e girare il video musicale.
Rispetto alle ultime “polemiche”, se così vogliamo chiamarle, con Elio e le storie tese e Faust’O, Egle ci risponde con un no comment, perché è un mondo, quello delle polemiche via social, che proprio non appartiene al loro gruppo.
Come dargli torto. 

Buon ascolto!


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