ADESSO IN ONDA

Titolo

Artista

PROGRAMMA IN ONDA

PROGRAMMA IN ONDA

SEGUICI SUI SOCIAL

E quel giorno uccisero la felicità

pubblicato da il 26 Luglio 2013


Intervista a Silvestro Montanaro, giornalista di Rai3, ed autore del documentario “E quel giorno uccisero la felicità” sulla figura di Thomas Sankara, il “Che Guevara africano”, il primo presidente del Burkina Faso, una volta conosciuto come Repubblica dell’Alto Volta, ma che Sankara stesso, nel 1984, rinominò Burkina Faso, che significa “la terra degli uomini integri”.

Diventato presidente nel 1983, ha messo in atto una rivoluzione politica e culturale tra le più importanti che ci siano mai state nel continente africano. Sankara, considerato un ostacolo e un folle da molti perchè metteva al primo posto la felicità del suo popolo, venne ucciso il 15 ottobre 1987 insieme a dodici ufficiali, in un colpo di stato organizzato da un suo ex compagno d’armi (e poi suo braccio destro), l’attuale presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré con l’appoggio di Francia e Stati Uniti d’America.
La sua figura, tutt’ora osteggiata dal governo burkinabè, ha lasciato una traccia indelebile nella memoria del popolo del Burkina Faso, che ogni anno il 15 ottobre, il giorno della sua morte, si reca sulla sua tomba per omaggiarlo.

Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, ha commentato così il documentario di Silvestro Montanaro: “La storia di Sankara e di come ha trasformato il Burkina Faso è la storia di come avrebbe potuto (e potrebbe essere) l’Africa. Fece la più grande campagna vaccinale mai vista, diede cinque litri d’acqua e due pasti al giorno a tutti i cittadini, combatté la corruzione, vendette tutte le mercedes per dichiarare la renault 5 auto di Stato. Spiegò molto bene al mondo e all’ONU il modo in cui il debito (la nuova forma di colonialismo) stava strangolando l’Africa. Disse che “la felicità”, e non altro, doveva essere l’obiettivo di uno Stato

Clicca sul link per riascoltare l’intervista a Silvestro Montanaro